Il libro intervista con Giovanni Lamberti sarà presentato il 19 maggio al Senato
Cos’è che ti fa essere diversamente renziano nel Pd di Renzi, o battitore libero nel Pd di Letta? E ancora cosa ti porta a intestarti le celebrazioni garibaldine quando sei sottosegretario di Rutelli e quasi a perdere il posto per quella scelta? E infine, tornando ancora più indietro nel tempo, alla fine della Prima Repubblica, cosa ti porta a rifiutare il corteggiamento della Dc e a metterti in gioco prima alle provinciali, poi alle politiche per il piccolo Pli? Andrea Marcucci risponde dicendo semplicemente Io sono liberale. È questo il titolo del libro intervista di Andrea Marcucci con Giovanni Lamberti che sarà presentato giovedì 19 maggio alle ore 12 alla Sala Koch del Senato, con gli autori, Anna Finocchiaro e Claudia Fusani.
Il libro ripercorre il viaggio personale del senatore di Barga nella politica italiana degli ultimi trent’anni, vissuti prima come esponente del Partito Liberale Italiano (deputato nel biennio ’92-’94) e poi, dopo una parentesi di una dozzina d’anni dedicata all’attività imprenditoriale, come sottosegretario ai Beni culturali in quota Margherita dal 2006 al 2008 e come senatore (e capogruppo per 3 anni) del Pd dal 2008 a oggi.
L’appartenenza al mondo e alla cultura liberale, rivendicata fin dal titolo, fa da filo conduttore di una narrazione che però non trascura la ricostruzione del profilo imprenditoriale e di alcuni aspetti della vita privata di Marcucci, restituendo al lettore il ritratto completo di un personaggio pragmatico, ma con radici profonde nella famiglia, nel territorio di provenienza e nella matrice risorgimentale liberale, lontano anni luce dal cliché basato sull’hic et nunc del politico del terzo millennio.
Corrado Besozzi, 16 maggio 2022